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Il progetto ARCHEST si prefigge di capitalizzare sui risultati del progetto T-PAS (Promozione Turistica dei siti archeologici sulla via Aquileia-Emona-Viminacium) cofinanziato dal Programma Cultura 2007-2013 e citato come “buone prassi” come collegamento tra cultura e turismo durante l’Infoday sui fondi europei per il turismo che si è tenuta a Bruxelles nel marzo 2013.

Obbiettivi specifici di ARCHEST sono:

– Promuovere la conoscenza e l’uso delle ICT (tecnologie dell’informazione e della comunicazione) applicate al patrimonio culturale;
– Sensibilizzare gli organi politici e decisionali sull’importanza delle ICT per la valorizzazione del patrimonio culturale;
– Promuovere l’internazionalizzazione dei lavoratori del settore culturale attivi nell’archeologia (archeologi, fotografi, progettisti 3D, grafici, comunicatori scientifici);
– Promuovere uno sviluppo del pubblico, tenendo in particolare considerazione i giovani e i portatori di handicap;
– Rafforzare la rete di siti archeologici che collegano l’Italia al Mar Nero tramite Slovenia, Croazia, Serbia e Romania;
– Promuovere la conoscenza dei siti archeologici coinvolti, anche per scopi turistici.

ARCHEST significa Archaeology Est, un mix tra una parola in inglese contemporaneo (archaeology, archeologia) e una parola latina (est, è).

La partnership include quattro importanti siti archeologici romani, la cui conoscenza è essenziale per conoscere la storia romana in Europa e di conseguenza capire l’Europa contemporanea.

Questi siti sono caratterizzati dalla mancanza di resti facilmente comprensibili. Significa che non sono ne Roma, ne Pompei, Nîmes, Split o Pula, dove i resti elevati in altezza rendono più facile la comprensione della pianificazione dell’antica città romana e la visualizzazione di come un tempio, un teatro o un foro venivano costruiti.

Nel nostro caso, allo scopo di ampliare e sviluppare il pubblico presente e di attrarne di nuovo, è altamente necessario lavorare su ricostruzioni 3D e cambiare l’approccio alla comunicazione. Questo è l’unico modo per fare in modo che il pubblico capisca come Aquileia, Emona (Lubiana), Sirmium (Sremska Mitrovica) e Viminacium (Kostolac) fossero ai tempi romani, e per aumentare il flusso di turisti e l’occupazione nei settori relativi all’archeologia e al turismo.

Le ricostruzioni 3D, insieme ad altre attività, saranno il metodo che verrà utilizzato per cambiare le percezioni piene di pregiudizi che il pubblico ha dell’archeologia come un settore culturale “elitista” e “noioso” che può essere compreso solo da persone istruite.

Inoltre, l’archeologia, come altri settori culturali, sta affrontando seri tagli di bilancio che hanno influenzato la cultura e la creatività in tutta Europa. Questo ha portato a una riduzione delle opportunità di mobilità (ad esempio, limitando le campagne di scavo all’estero), scambi culturali e partecipazione a conferenze internazionali e seminari che sono di primaria importanza per essere competitivi e qualificati.

I gruppi target di ARCHEST sono:

• Il pubblico esistente: il pubblico in gererale, giovani, famiglie, disabili, professionisti dei settori culturali e creativi (archeologi, restauratori, conservatori, storici, fotografi, progettisti 3D, comunicatori culturali);
• Associazioni di professionisti (in ambiti relativi al progetto), enti governativi a livello nazionale e lovale, organizzazioni internazionali;
• Coloro che attualmente non sono parte del pubblico, e la loro trasformazione in fruitori della cultura.

Gli obbiettivi generali di ARCHEST sono:

• Sostenere il settore archeologico e i settori creativi relativi all’archeologia nei loro progetti internazionali e incrementare la conoscenza della storia romana comune tra i siti archeologici più importanti;
• Costruire un ampio pubblico con approcci integrati e tecnologie contemporanee, trasformando coloro che non sono attualmente pubblico in fruitori culturali, e cambiare l’approccio che considera l’archeologia come qualcosa di noioso o elitista.