I romani fondarono la Colonia Iulia Emona nel primo decennio del I secolo. La colonia sorse in quello che ora è il centro della moderna Ljubljana, capitale della Slovenia, sulla riva sinistra del fiume Ljubljanica – chiamato anticamente Nauportus.
Da un’iscrizione in pietra scoperta quasi un secolo fa, sappiamo che Emona esisteva già nella seconda metà dell’anno 14 o all’inizio del 15 d.C., e che gli imperatori Augusto e Tiberio ordinarono la costruzione di un grande edificio pubblico, forse una fortificazione con delle torri. La città venne fondata da coloni proveniente dall’Italia nord-orientale. Conosciamo il nome di circa 30 famiglie che si stabilirono ad Emona; di queste 13 arrivarono dal nord-est dell’Italia, probabilmente dalla pianura padana.
Emona prosperò dal I al V secolo. La città aveva forma rettangolare, con una piazza centrale e un sistema di strade intersecate fra di loro, fra le quali si trovavano i vari edifici. Sotto le strade situate a est e a ovest scorrevano le coache, importanti canali di drenaggio che trasportavano le acque reflue nel fiume Nauportus. La città era circondata da mura e torri, e in alcuni luoghi da uno o due fossati pieni d’acqua. Alcuni luoghi oltre le mura erano abitati: nella zona settentrionale è noto il quartiere dei vasai. Accanto alle vie di comunicazione a nord, est e ovest – in direzione di Celeia, Aquileia e Neviodunum – si trovavano i cimiteri, secondo l’usanza dei romani. Il cimitero settentrionale è stato accuratamente studiato.
Essendo una colonia romana, Emona era il centro amministrativo, politico, economico e culturale del vasto territorio circostante. Questo si estendeva da Atrans (Trojane) lungo le montagne Karavanke verso nord. Ad est, il confine era vicino a Višnja Gora, mentre a sud corrispondeva al fiume Kolpa. A ovest, invece, il territorio confinava con quello di Aquileia.